www.eutk.net
MARZO 2005

The mix between strong and aggressive components and slower and more melodic parts is great, and the resulting sound is really unique.

ARCADIA
Fracture Concrete

Yeah! the CD presented by Arcadia sounds really like something extremely professional and full of originalities! In fact what we received (Fracture Concrete) is not a demo but a full length, composed of 12 tracks (intro and outtro included) really cared and perfectly arranged.

The sound, very good under all points of view, is surely an element that again underlines the potency and the violence of the band! Moreover, the good work of the drummer, Edoardo Nicodemo, emphasizes at its best every single note and passage in each song!

Arcadia have just come back from an American tour which took them in the main venues of California! Well, this is the minimum we could expect from them since this band demonstrated how to build and structure this great work. Going back to the music I have to say that the mix between strong and aggressive components and slower and more melodic parts is great, and the resulting sound is really unique. From the first to the last track we are facing a wall of sound, alternating technique and more melodic parts with a slow mood, exactly complementary with one another.

Fracture Concrete begins and ends with the water drip sound which may suggest something calm and quiet, placid, that instead leads us to aggressive rhythmics that does not allow to relax, either from a physical or mental point of view.

Arcadia's work is a bomb you have to listen to! The CD is available in the official website of the band, you can find the link in the upper part of this review.

Read the original Italian Version


www.eutk.net
MARZO 2005

A step forward for the band, which is different from the preceeding clichè but not ignoring it, that means powerful inserts where "cyber rhythmics" take advantage, but at the same time the melodic aspect, variegated and never banal, is not forgotten and well is mixed with a hardcore approach.

ARCADIA
Fracture Concrete

After a long break, Arcadia are back, out of the scene since 2001, year in which " Synth" was released, a perfect "fearfactoryan" quotation revisited with an Italian attitude. During this period the band had had problems, also of line up, and had also made new experience like playing in the Usa, but the band still revolves around the guitar player Demetrio Scopelliti.

The new "Fracture Concrete" is a step forward for the band, which is different from the preceeding clichè but not ignoring it, that means powerful inserts where "cyber rhythmics" take advantage, but at the same time the melodic aspect, variegated and never banal, is not forgotten and well is mixed with a hardcore approach, above all in the voice of Michele Nocentini.

The sound is sometimes nervous, unsteady and with schizo rhythmics which alternate with surgical precision, melodic and angry parts with lots of diverse aspects, often inspired by the most dynamic and experimental crossover, with the addition of electronics and a very heavy riffing.

Songs like Prozac Generation, Deviated. Zero & Less underline the talent of the band, which lacks some brutality, well expressed only in Sick Sick Sick.

Concluding, a good coming back for Arcadia, although some aspects must be controlled, above all in the clean vocals, but it's a very good album.

Luigi 'Gino' Schettino


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MARZO 2005

"Fracture Concrete capolavoro? Ci manca poco. Arcadia una delle migliori band italiane? Lo si può dir forte."

ARCADIA
Fracture Concrete

Gli Arcadia definiscono la propria proposta come "Nu Extreme Metal", ma renderebbe meglio l'idea "Nu Hardcore Metal"; badate bene a non fraintendere, non ci troviamo di fronte ad un album "banale" composto esclusivamente da pezzi monocordi; la forza degli Arcadia è quella di riuscire ad alternare, tratti irruenti e brutali con tratti in cui si ha la minima cura del particolare come, ad esempio, possono essere, leggeri sottofondi elettronici alla Fear Factory ("Mi Sangre") o back vocal che anticipano le parole del ritornello però in italiano ("Zero And Less"), il tutto "amalgamato" ben bene creando un suono omogeneo e massiccio.

Tutte le canzoni sono sullo stesso livello e tutte di un' ottima qualità (ascoltarle è veramente un piacere), quindi è difficile individuare le tracks più significative: questo Fracture Concrete è un album da ascoltare dall'inizio alla fine tutto d'un fiato.

Dal punto di vista tecnico, i membri della band di mostrano di saperci fare a partire da Demetrio ed Alberto (chitarre), le migliori prestazioni che abbia ascoltato in questo periodo, in particolare sottolineo l'abilità con la quale siano riusciti ad inserire assoli, in un genere che non lascia molto spazio a questi virtuosismi, senza far perdere continuità alle canzoni ("Sick Sick Sick"); poi abbiamo Marco ed Edoardo (basso e batteria) che danno vita ad una sezione ritmica monolitica ("Join A New Pain" e "…Et In Arcadia Ego"); Michele (voce) ha scritto parti vocali molto belle basate quasi tutte sull'alternanza lead/back vocal ("Net Realm").

Fracture Concrete capolavoro? Ci manca poco. Arcadia una delle migliori band italiane? Lo si può dir forte.

15-03-2005    by Pavele    < English Version >


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SETTEMBRE 2003

"... questo pezzo - gustoso - risalta per una notevole componente melodica, ben sviluppata, personale e decisamente d'impatto senza essere banale."

ARCADIA
Net Realm

Primo: questo pezzo - gustoso - risalta per una notevole componente melodica, ben sviluppata, personale e decisamente d'impatto senza essere banale.
Secondo: la struttura del pezzo risulta essere intricata ma ben poco ridondante; il pezzo, lungimirante ma ben poco fine a se stesso; le corde - musicali e non - toccate, vicine a certi spunti Nevermoredipendenti. Vicini, ma diversi, intendiamoci.
Terzo: è solo una canzone e dobbiamo aspettare il resto.
Quarto: spero ancora che l'evoluzione degli Arcadia vada avanti, molto più avanti. E più in alto. Molto più in alto.

Le prime avvisaglie di gioia futura ci sono tutte.

25-09-2003      Daniele -ilchino- Ferriero


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SETTEMBRE 2003

"... Arcadia è uno dei gruppi più di belle speranze della nostra penisoletta; livello tecnico eccellente (anche grazie alla frequentazione di una scuola di musica rinomata, per quanto riguarda un paio di componenti), abilità compositiva, esperienza, flessibilità ..."

ARCADIA
Synth

Ecco, non è da tutti uscirsene con un titolo come "Synth" - nel bene o nel male.
Idolatrare, forse un pò prematuramente, feticci come Dino Cazares e i "suoi" Fear Factory, Devin Townsend, Strapping Young Lad e co. Chi se ne frega, direte voi. Avete ragione, vi rispondo io. Se, infatti, il primo approccio denota una preoccupante inclinazione a fare propri i moduli espressivi di determinati artisti (alcuni già citati) e sonorità, al tempo stesso dobbiamo segnalare un'onnipresente scintilla di personalità che illumina molte composizioni dell'album.
Con ordine: Arcadia è uno dei gruppi più di belle speranze della nostra penisoletta; livello tecnico eccellente (anche grazie alla frequentazione di una scuola di musica rinomata, per quanto riguarda un paio di componenti), abilità compositiva, esperienza, flessibilità, blablabla.
Il punto è che non posso fare a meno di pensare questo album, per quanto assolutamente discreto e, a tratti, eccellente, come nient'altro che un buon punto di partenza. Tanto è vero che, in alcuni momenti, risaltano particolari interventi elettronici, ritmici, piuttosto che melodici, che dimostrano ampiamente quanto gli Arcadia [I]debbano[/I] essere altra cosa e non una semplice copia personalizzata di altri artisti e mondi. Continuino su questa strada, magari approfondendo gli spunti vicini alla schizofrenia compositiva di Meshuggah e con un occhio puntato anche a temi lirici e iconografici altri rispetto ai soliti noiosissimi clichès simil - cyberpunk.

Ringraziamo per aver contribuito a rivitalizzare un qualche essere post-thrash, con la speranza che non ci deludano nel futuro (davvero) prossimo

19-09-2003      Daniele -ilchino- Ferriero


WWW.FRAYWEBZINE.COM
NOVEMBRE 2001

"... Indiscutibile la maturità artistica della Band, che riesce a fondere freddezza glaciale, aggressività meccanica e potenza tellurica.
Sinceramente potreste anche pensare che state ascoltando i Fear Factory tanto è buono il lavoro dei Vercellesi ..."

ARCADIA
Synth

Band già conosciuta in passato dalle nostre orecchie e dalle nostre pagine, e che finalmente esce per la attivissima nostrana No Brain Records del buon Samuele. Prodotto senza dubbio riuscito e di alto livello, almeno pensando che trattasi di band Italiana. Il suono è in puro Fear Factory Style: alcune volte però imitato in piccole parti e accorgimenti elettronici, ma trattasi di veniale peccato. Indiscutibile la maturità artistica della Band, che riesce a fondere freddezza glaciale, aggressività meccanica e potenza tellurica. Sinceramente potreste anche pensare che state ascoltando i Fear Factory tanto è buono il lavoro dei Vercellesi. Il disco si apre con Mind Control: tappeto synth e di botto la metrica serrata degli strumenti e della voce sempre più strappata, grande lavoro di sampler. Future Shock tra gli episodi migliori, schizzoide e imprecisata. Human Assault, Terminator, H.i.r.a., tutti brani che non lasciano respiro e tengono continuamente alta la tensione, alla lunga alcune produzioni possono stancare, causa anche la settorialità della proposta, ma non ci sono dubbi sulla bontà dell'intero lavoro e sulle qualità sia tecniche che musicali degli Arcadia. Romantica e neoclassica la traccia di chiusura Sistem Failure.
L 'impegno che hanno messo per dar luce a questo progetto, credo sia completamente ripagato dalla ottima riuscita e dalle ottime sensazioni captate in giro su questo lavoro, che si piazza tra le migliori uscite nostrane dell' anno in corso. Molto bella curata e fortemente legato alla proposta musicale l' intero progetto grafico. I miei complimenti, se mai ce ne fosse bisogno.

(TEKKA)


WWW.BABYLONMAGAZINE.NET
VOTO :  8 SU 10
OTTOBRE 2001

"Synth" è un album che ha nei suoi punti di forza ritmiche massiccie ed aggressive supportate da un cantato tra i più rabbiosi che abbia mai sentito ..."

ARCADIA
"Synth" (NoBrain/Self)

Atteso debutto ufficiale della giovane band vercellese, fautori di un post-metal-core estremamente aggressivo ed allo stesso momento affascinante. Nelle cinque tracce del promo precedente al disco, dal titolo "Trust" ('98) si respirava già un'aria particolare: la band mi aveva colpito per come sapeva sfruttare le parti elettroniche, tappeti di synth onirici ed ossessivi che sfociavano in aperture melodiche molto originali. In questi tre anni gli Arcadia hanno fatto molta esperienza live fino ad arrivare, a febbraio del 2001, al meritato contratto con una degna etichetta. "Synth" è un album che ha nei suoi punti di forza ritmiche massiccie ed aggressive supportate da un cantato tra i più rabbiosi che abbia mai sentito. "Belife Machine", "Shiver Vision" ed "Inner Hate", a mio parere, rappresentano al meglio il modo in cui il quartetto sappia opporre alla violenza sonora del riffing chitarristico e delle linee vovali, aperture melodiche psichedeliche da brivido... l'ossessività ostentata in H.i.r.a. (brano riarrangiato già presente in "Trust") continua ancora a sorprendermi. "Behind" e "Termin@tion" sono gli altri due brani non inediti che rivelano le potenzialità insite da tempo nella band. Stacchi velocissimi, refrains melodici ed originali, rabbia ed ossessività; tutto questo ed altro in un album fresco fresco, che lascia intravedere ancora più sperimentazioni all'orizzonte e che piacerà a tutti gli appassionati delle nuove tendenze metal e di gruppi come Strapping Young Led e Fear Factory. Ottima l'idea di inserire nel Cd il video di "Future Shock", e bellissimo il brano finale "System Failure", strumenteale di tastiera che riprende il refrain di "H.i.r.a." e che conclude al meglio un ottimo lavoro che pur essendo un "debutto" mostra maturità e coscienza nei propri mezzi da parte di una band che sicuramente sentiremo ancora!

(Simone Palermiti)


WWW.METALWILLNEVERDIE.NET
VOTO :  9 SU 10
SETTEMBRE 2001

"... Un disco che non difetta assolutamente di potenza, anzi. Un disco che si nutre di violenza ma che va oltre alla rabbia fine a se stessa. Un disco nel quale la tecnologia è usata con intelligenza, a partire dalla produzione (veramente eccellente) fino ad arrivare alla materia più propriamente cyber delle songs ..."

ARCADIA
Synth

Finalmente posso parlarvi degli Arcadia, nuova sensation del metal italiano. Metal tecnologico e violento in pieno stile Fear Factory e Strapping Young Lad. Si badi bene però che in questo caso non si tratta di copiare a piene mani da capolavori come “Demanufacture” o “City” ma semplicemente recepire tali influenze e rielaborarle alla maniera italiana. Qual è la maniera italiana? Indubbiamente il gusto melodico che solo gli italiani hanno. Tutto ciò da vita ad un risultato molto strano, malato è il termine giusto. Un disco che non difetta assolutamente di potenza, anzi. Un disco che si nutre di violenza ma che va oltre alla rabbia fine a se stessa. Un disco nel quale la tecnologia è usata con intelligenza, a partire dalla produzione (veramente eccellente) fino ad arrivare alla materia più propriamente cyber delle songs. Provate ad ascoltare “Mind Control” o “Future Shock” oppure “Inner Hate”. Verrete travolti da melodie aliene e ritmiche serrate, assalti di rabbia disperata e nevrastenici  cambi di ritmo. Un disco che pur dovendo molto ai succitati gruppi ha un raggio d’azione proprio che si discosta moltissimo dalla semplice copia “meshugghiana” del disco dei Sisthema già trattato da me. Gli Arcadia ci sanno fare, hanno creato un muro di suono non indifferente. Un muro difficile da scalare per qualsiasi band, un muro sonoro che vi spaccherà il culo. Non posso fare altro che consigliare a tutti questo disco, sia ai devoti di certe sonorità (orfani e nostalgici dei Fear Factory) sia a quelli che vogliono avvicinarsi per la prima a queste sonorità. Finalmente le nostre bands stanno tirando fuori le palle, ora è il nostro momento. Non perdete questo treno, salite finchè siete in tempo. Non ve ne pentirete.

Luigi "gino3" Schettino


NTOXICATED WEBZINE
VOTO :  7 SU 10
GENNAIO 2001

"... A real heavy, pounding guitar sound from this thrashy Italian group."

ARCADIA
Trust (Format CD / Trax 3) :

Now this is more like it. A real heavy, pounding guitar sound from this thrashy Italian group. Although they say they're a nu-metal influenced band, I can't quite see it myself. Instead, as the three songs showcase, I'd say they veered more towards the Bay Area crunch metal with the occasional Fear Factory influence. Still, either way, nu-metal or not Arcadia are a decent enough band and worth a listen. [7/10]

[Graham Finney]


BABYLON Webzine
VOTO :  7,5
01 - 15  DICEMBRE  2000

"...I hope this genuine Italian band will keep on this way and will find a good label."

ARCADIA
"Trust" (Selfproduct)

Arcadia, young band from Vercelli (Italy), were born in '96 and, as many other bands, bred with pasta and pure Thrash Metal. In '98 they make their first demo tape "The War Of Silence". After signing a contract with Cd-comp, after havin two songs included in different compilations and after many hours of concerts all around Italy, at last, in June '99 they self-produce "Trust", a 5 tracks Cd that unfortunately has only come recently in my possess. At first I've been struck by the obsessivity of the songs, made by elaborate but straight rithmics and a sinth that gives something original and psychedelic to some parts of the songs. "Hira", to me, is the best and more significant song, with its amazing clean vocal parts and a fantastic change of tempo in the final part. I have to highlight the visionaire opening arpeggio of "Senseless-inane" and in general Tomas' vocal performance, who shifts tune and style almost every song, showing a good technique and nice ideas. At this point you will be probably wondering what kind of music could these Arcadia play: this genre is taken, as said before, from thrash, whether from the '80s or from the more actual Fear Factory or Machine Head style, but evolves in a particular and original way, thanks to the sinth parts and sccurate arrangements, crossover, nu or post or whatever... style. I hope this genuine Italian band will keep on this way and will find a good label in order to, with the next full-lenght, improve the production, the only bad thing of this Cd. Good Luck!
Visit their site:
http://digilander.iol.it/music2000/arcadia


FRAYRECORDS Webzine  n. 2
OTTOBRE  2000

"...Il loro suono è un connubio di classico power trash (predominante) e interessanti aperture post metal ... tecnicamente preparati e convinti dei propri mezzi. ..."

ARCADIA "Trust"
(PROMOCD) - 5 tracks

Provengono da Vercelli gli Arcadia, e ci inviano il loro promo cd contenente tre brani di trash-post-metal. I brani contenuti sono 5 e tutti possiamo dire di buon livello, tecnicamente preparati e convinti dei propri mezzi. La violenza assolutamente non manca e a tratti nemmeno una certa ossessività. Il loro suono è un connubio di classico power trash (predominante) e interessanti aperture post metal, (Hira forse il brano più riuscito),  improvvise ed aggressive accellerazioni;  l’aggiunta dei Synth regala una particolare atmosfera quasi gotica (in alcuni passaggi). Giocano molto sulla sovrapposizione di parti violente e parti melodiche, che si rincorrono continuamente l’un l’altra (questa è forse la caratteristica principale del combo). La voce inizialmente fortemente gutturale e “cavernosa”, si apre sempre più a parti decisamente melodiche grossomodo in stile Fear Factory, come del resto in diversi momenti gli Arcadia ricordano la band d’oltreoceano (ascoltatevi  la quinta traccia) . Idee ed arrangiamenti dei brani sono sicuramente di alto livello,  la registrazione è buona, anche se a mio avviso i suoni potevano essere decisamente migliori. Aspettiamo il loro definitivo lavoro che, visto le aspettative, risulterà sicuramente di ottima fattura per dare un definitivo giudizio. Contattateli.

(Tekka)